Helenio Herrera: il nome evoca immediatamente una figura mitica dell’allenamento di calcio, una leggenda nel mondo del calcio italiano e internazionale. Ma chi era realmente quest’uomo e come ha lasciato un segno indelebile nel calcio, specialmente nell’Inter?
Herrera, noto come ‘Il Mago’, nacque in Argentina nel 1910 e crebbe in Marocco. La sua carriera da allenatore ebbe inizio in Spagna, dove allenò diverse squadre tra cui il Barcellona. Ma è con l’Inter che il suo nome è entrato definitivamente nella storia del calcio.
Herrera arrivò all’Inter nel 1960, in un periodo in cui la squadra stava cercando di affermarsi nuovamente nella Serie A italiana. Non solo riuscì a raggiungere questo obiettivo, ma anche a creare un’epoca d’oro per il club noto come “Grande Inter”.
Il genio di Herrera si rifletteva in molti aspetti del suo lavoro. Non solo era un maestro della tattica, ma aveva una profonda comprensione della psicologia dei giocatori. Aveva la capacità di motivare la sua squadra come pochi altri allenatori, utilizzando tecniche innovative di allenamento mentale e preparazione fisica.
Soprattutto, Herrera è ricordato per il suo innovativo sistema tattico, il cosiddetto ‘Catenaccio’. Questa forma di gioco, caratterizzata da una difesa solida e organizzata, ha dato all’Inter una solidità difensiva quasi inespugnabile. Ciò non significa che l’Inter giocasse un calcio chiuso o difensivo: al contrario, l’abilità di Herrera stava nel combinare una difesa solida con un attacco rapido e letale.
Grazie a questo sistema, l’Inter ha vinto tre titoli di Serie A (1963, 1965, 1966), due Coppe dei Campioni (1964, 1965) e due Coppe Intercontinentali (1964, 1965) durante il periodo di Herrera. Tuttavia, l’impatto di Herrera sul calcio va oltre i trofei vinti.
Herrera ha cambiato il modo in cui pensiamo al calcio. Prima di lui, l’attenzione era concentrata principalmente sui singoli giocatori e sulle loro abilità . Herrera, invece, ha posto l’accento sul collettivo, sull’importanza della squadra come unità . Ha introdotto l’idea che il calcio è uno sport in cui ogni singolo elemento ha un ruolo chiave da svolgere, e che il successo viene dalla capacità di lavorare insieme come una squadra ben organizzata.
Oltre a ciò, Herrera è stato un pioniere nell’usare i media per influenzare l’opinione pubblica e motivare i suoi giocatori. I suoi slogan motivazionali, come “Chi si ferma è perduto”, sono diventati famosi e sono ancora usati oggi.
In conclusione, Helenio Herrera è un pilastro nella storia dell’Inter e del calcio in generale. Il suo approccio innovativo, l’enfasi sul collettivo e l’uso efficace dei media hanno contribuito a plasmare il calcio moderno.