Angolino Quarenghi, L’impegno sportivo e per il prossimo

Angiolino, l’Inter e l’incontro con Helenio Herrera

PapĆ  da medico dello sport era solito viaggiare in tutto il mondo, seguendo molte squadre sportive, non solo dellā€™Inter, ma anche della nazionale di fondo ai tempi di Franco Nones.

Lui riconosceva nella sua terra, la Valle Brembana, le sue radici: proprio Ā nella sua amata San Pellegrino fondava i valori piĆ¹ alti, Ā ed era fiero del suo essere bergamasco.

Si vantava, anche in orazioni pubbliche, di essere un montanaro.

Come medico specialista in chirurgia aveva colto senza fronzoli la sfida nata dallā€™incontro nel 1960 con Helenio Herrera. L’allora allenatore dell’Inter, lo propose alla societĆ , con cui collaborĆ² per quindici anni.

Fu un innovatore, Ā colui che diede il lĆ  alla medicina dello sport, avendo introdotto, fra i primi, metodi scientifici nella preparazione degli atleti. Inoltre era solito supportare i suoi assistiti anche sotto il profilo psicologico, diventando spesso amico degli stessi.

Facendo tesoro delle esperienze acquisite in ambito sportivo, iniziĆ² ad utilizzare e gli stessi criteri alla riabilitazione in Clinica.

Angiolino, dopo essere stato al fianco di grandi campioni, fra cui i bergamaschiĀ Felice Gimondi, Agostino da Polenza, Giacomo Agostini e la veronese Sara Simeoni, si sentƬ sempre piĆ¹ motivato nel mettersi a disposizione della sua gente e dei suoi concittadini, diventando ben presto un punto di riferimento per tutti.

Attraverso il suo sapere, trovava accrescimento spirituale dai rapporti umani che riusciva ad instaurare; si sentiva gratificato ed era disponibile con tutti, senza fare alcun riferimento allo status sociale delleĀ persone.

La figlia MichĆØle in ricordo del Dottor Angiolino Quarenghi.

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